Le Alpi Giulie

L'imponenza delle pareti calcareo-dolomitiche e la selvaggia natura del territorio caratterizzano queste montagne e le distinguono dall'arco carnico. Le Alpi Giulie si estendono a sud del torrente Fella e ad est proseguono oltre il confine con la Slovenia. La bella Val Resia segna il limite tra Alpi e Prealpi Giulie.

In questo settore alpino troviamo rocce sedimentarie di epoca mesozoica, infatti calcari e dolomie compongono la litologia di queste montagne. I fiumi ed i ghiacciai hanno inciso nel tempo queste rocce creando spettacolari fenomeni erosivi superficiali, ma anche di tipo carsico ipogeo. A questo proposito citiamo l'altopiano del Canin in cui i fenomeni di carsismo hanno generato grotte di profondità notevoli tut'ora in fase di studio ed esplorazione ed oggetto di interesse internazionale.

Qui ricordiamo alcune mete ambite da alpinisti ed escursionisti:  Jof di Miezegnot, Cima del Cacciatore, la spettacolare catena del Gruppo del Canin edel vicino Montasio.

Nel tarvisiano troviamo i famosi laghi di Fusine, di origine glaciale, che si estendono alle pendici del massiccio  Mangart (2.679 m s.l.m.). Per la bellezza del paesaggio sono noti come uno dei posti di maggior pregio naturalistico delle nostre montagne.

La foresta di Tarvisio (23.300 ettari) è situata tra gli estremi orientali delle Alpi Carniche e la parte settentrionale delle Alpi Giulie e rappresenta la foresta pubblica più estesa d'Italia.

Luoghi come la Val Saisera o il Monte Lussari a Valbruna sono scelte da chi vuole immergersi nella natura rigenerante tra i boschi e le rocce di questi monti.

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